Certamente non è per niente strano aver sentito parlare di fame nervosa fino ad ora, prima di tutto perché è un qualcosa che almeno una volta nella vita può capitare a tutti noi perché magari stiamo passando un periodo delicato o comunque ci sono persone magari nel nostro entourage e quindi tra i nostri amici o amiche o tra familiari e colleghi di lavoro che ne soffrono, e quindi vogliamo avere delle informazioni in più
Tecnicamente parlando quando parliamo di fame nervosa parliamo di una sensazione di appetito che non è derivante da un bisogno reale di nutrirci e quindi da un bisogno fisiologico e la stessa può essere provocata a livello emotivo da tristezza o da noia o da stress o da ansia, e soprattutto può essere il sintomo di alcune patologie psicologiche che non possiamo assolutamente sottovalutare perché questa fame nervosa potrebbe rappresentare un segnale di allarme inquietante
Poi naturalmente ogni caso è a sé nel senso che l’ansia e lo stress prolungato possono indurre alla fame nervosa nel senso che poi quando siamo molto ansiosi o sotto stress l’organismo produce più cortisolo, all’eccesso di questo ormone porta all’appetito e quindi a mangiare cibi spazzatura o anche dolci e questo tipo di alimentazione diventa un modo per placare questa ansia o comunque per rilassarsi nel migliore dei modi
Purtroppo anche la noia e la solitudine sono delle cause molto frequenti di fame emotiva e quindi mangiare compulsivamente può attenuare queste sensazioni spiacevoli di giornate vuote, e quindi sappiamo di persone che finiscono ad abbuffarsi davanti al computer o davanti alla TV in maniera anche abbastanza meccanica
Non in ultimo anche la depressione può scatenare la fame nervosa perché le persone hanno un appetito instabile e consumano più zuccheri e carboidrati. perché il cibo viene utilizzato per elevare temporaneamente l’umore grazie alla serotonina prodotta che è un neurotrasmettitore che regola l’umore e anche il senso di sazietà
Non bisogna sottovalutare i sintomi collegati alla fame nervosa
In ogni caso come dicevamo dal titolo di questa seconda parte non possiamo permetterci di sottovalutare i sintomi collegati alla fame nervosa,e già un diario alimentare che ci aiuti a individuare i motivi che scatenano gli attacchi di fame collegati a degli stati d’animo e ad alcune situazioni può essere un buon primo passo per iniziare a comprendere i segnali di fame emotiva e distinguere da quelli reali per evitare questi improvvise abbuffate di dolci o snack
Quindi è chiaro che per esempio per rilassarsi possiamo provare cose alternative come andare a fare una passeggiata o andare addirittura a fare sport o leggere un libro o parlare con amici o dedicarsi a un hobby, e ancora meglio fare meditazione e yoga ci può realmente aiutare a gestire il nostro mondo interiore
Fermo restando che poi a un certo punto quando la cosa persiste non ci rimane che andare a parlare con dei professionisti e quindi con uno psicoterapeuta per fare un percorso che ci aiuti a comprendere le cause di tutto ciò.
Link Utili:
- Lo psicologo è un professionista che svolge attività di valutazione e intervento psicologico
- Lo psicoterapeuta è un professionista – medico o psicologo – autorizzato all’esercizio della psicoterapia dall’Ordine professionale di appartenenza. Il suo intervento mutua le tecniche dai numerosi modelli applicativi della psicologia, ed ha lo scopo di curare i disturbi di origine psichica. (Wikipedia)